festival dell'appennino transumanza

Torna il Festival dell’Appennino 2021, una tappa dedicata alla transumanza

Un appuntamento interamente dedicato all’antica tradizione della transumanza. Il Festival dell’Appennino 2021 torna domenica 14 novembre in versione autunnale con la tappa “Segui il gregge. Transumanza di rientro”, che farà ripercorrere l’antica via dei pastori da Forca di Presta a Pretare di Arquata del Tronto per poi intrattenersi con approfondimenti, laboratori, pranzo della tradizione e ovviamente tanta musica popolare.

Un programma ricco, reso possibile anche grazie alla collaborazione delle due aziende agricole “Le Terre delle Fate” e “Ricciotti Vito”, che prevede un percorso a piedi tutto in discesa seguendo il gregge. Durante il percorso, ci si fermerà al prato Picchio 7 in compagnia di Marzio Mozzetti, giornalista del Messaggero Rieti e referente del Coordinamento Amatrice Transumanza, per confrontarsi sul tema “Le Vie della Transumanza tra passato e futuro”. A seguire, si concluderà l’escursione in direzione Pretare a suon di stornelli camminando assieme al trattore musicale su cui si esibiranno Stefano Bela’ e Fausto Lalli. Una volta arrivati presso l’azienda agricola “Le Terre delle Fate”, si potrà partecipare ai laboratori del formaggio e della filatura della lana, per poi pranzare scegliendo tra due menu ispirati alla tradizione con l’intrattenimento musicale dei FolkArmònia, un gruppo di musica popolare con una passione per il saltarello marchigiano. Il gran finale di giornata è affidato al concerto del gruppo Lu Trainanà – Musica Tradizionale Marchigiana, un progetto musicale che punta alla riscoperta e alla rivalutazione della tradizione musicale marchigiana, propria dell’epoca contadina, con gli immancabili stornelli a tempo di saltarello.

Sotto la guida di BIM Tronto e Mete Picene e con la direzione artistica dell’associazione Appennino Up, il Festival dell’Appennino 2021 si arricchisce di due tappe “fuori programma”, tra autunno e inverno. La prima, domenica 14 novembre, dedicata alla transumanza, e la seconda il 9 gennaio 2022 ispirata alle tradizioni dei carbonai. Due appuntamenti che sposano, ancora una volta, la filosofia di rigenerazione e valorizzazione dei luoghi del Piceno, con un’attenzione particolare per le aree più interne, sostenuta dal progetto di destinazione turistica Mete Picene e dalle ulteriori progettualità in corso, a cominciare dal Pupun F.F.Festival.

Per ciascuna tappa è obbligatoria la prenotazione tramite il sito internet www.festivaldellappennino.it.

Il Festival dell’Appennino 2021 è realizzato dal BIM Tronto, dall’Associazione Appennino Up e da Mete Picene, con la collaborazione di molteplici realtà del territorio, tra cui Comete Impresa Sociale e Made in Piceno.

pupun festival

Borghi in Festival, arriva il Pupun F. F. Festival

“PUPUN F.F.Festival – Filiere Futuro Festival del Piceno” è un processo destinato a lasciare il segno sui territori e, più in generale, sulle comunità. Non solo un festival, dunque, ma un’opportunità di crescita per il territorio: una “festa di comunità” che, sposando la filosofia “Borghi in Festival”, si fa “sviluppo di comunità”.
È stato presentato oggi presso la Regione Marche il progetto risultato primo in Italia tra gli otto vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”, selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura tra i 643 progetti presentati in tutto il Paese, attribuendo 100 punti su 100, punteggio massimo.

Il progetto vede come Capofila il Comune di Comunanza, in rete con altri sei Comuni del Piceno – Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella – con il supporto e il coordinamento di Bim Tronto e una compagine di partenariato importante: Fondazione Carisap, Symbola, Unicam, Form, Mac e Pop Studio, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa di Asterione, con il supporto progettuale di Marchingegno. L’iniziativa vale 327mila euro, di cui 250mila finanziati dal Ministero e 77mila dal Bim Tronto, Fondazione Carisap ed Esco BIM. Pupun” non è solo lantico etimo della popolazione dei Piceni a sud delle Marche, ma anche lanima salda e la capacità di resilienza delle comunità e rappresenta il chiaro intento di reinventare un futuro che leghi culturalmente sette piccoli borghi del cratere sismico situati alle spalle di Ascoli Piceno. Il Festival viene, dunque, concepito come strumento propulsore di un processo di rafforzamento e valorizzazione delle comunità coinvolte e, soprattutto, come agente critico di cambiamento attraverso l’arte, lo spettacolo, la cultura e le “materie” caratterizzanti il territorio. Si riparte dal patrimonio locale, dal genius loci piceno, dai valori dei saperi locali, dalle antiche tradizioni legate all’artigianato del legno, del rame, del travertino, per aprire un confronto tra gli operatori culturali ed economici del territorio, sviluppando una nuova energia di filiera e maniere inedite di fare turismo.

Il Festival mescola un fitto programma di eventi culturali, spettacoli, performance, laboratori e workshop coinvolgendo le attività produttive, l’artigianato artistico locale e l’eccellenza del “saper fare”, che confluiranno, tra maggio e giugno 2022, in tre grandi spettacoli. È questo un approccio allo sviluppo del territorio che è stato avviato nell’area grazie aMete Picene (www.metepicene.it), il brand di destinazione che dal 2017 promuove un nuovo modello di turismo esperienziale altamente sostenibile e accessibile, e che oggi si avvale anche del marketplace a chilometro zerowww.madeinpiceno.it. La rivitalizzazione dei borghi, specialmente in zone del cratere, passa infatti attraverso la riscoperta del territorio, itinerari esperienziali, residenze artistiche, inclusione sociale, recupero di spazi e tempi in disuso da restituire alla collettività. 

Il sindaco di Comunanza, Comune capofila, Alvaro Cesaroni ha portato i saluti degli attori coinvolti, tra tutti il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia: “il progetto coagula sette Comuni su un percorso condiviso. Ci aspettiamo un contributo a rilancio delle aree interne dei comuni terremotati, che parta dalla cultura per trainare la rinascita economica”. “Questo progetto primo classificato in Italia è un motivo d’orgoglio per tutta la regione e testimonia la forza e la volontà, percepiti evidentemente anche dal Ministero della Cultura, di tanti soggetti che uniti insieme creano l’anima di un territorio – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini -. Valorizzare i borghi è stata fin dall’inizio della legislatura una priorità di questa giunta. In quest’ottica è stata approvata una apposita legge ed è stata organizzato il Festival multidisciplinare MarcheStorie, che ha coinvolto ben 56 Comuni. Il rilancio economico e sociale di queste aree è fortemente legato alle eccellenze e alle tradizioni. Dobbiamo partire dalle nostre radici e fare squadra creando sinergie. Le Marche stanno comprendendo sempre di più l’importanza della collaborazione: un vero e proprio cambio di passo sulla strada giusta”.

“Un’iniziativa che vuole essere motore di sviluppo per i territori colpiti dal sisma di cui anche il Ministero della Cultura ha riconosciuto tutto il valore”, ha aggiunto l’Assessore al Bilancio e alla Ricostruzione Guido Castelli. “Agli interventi ordinari post sisma previsti dalla legge e a quelli straordinari del PNRR si aggiungono in questo caso i frutti delle proposte della rete sociale, delle associazioni, degli enti e del terzo settore. L’intuizione del partenariato che ha presentato il progetto è stata quella di aggiungere alla ricostruzione fisica anche un elemento in grado di dare brillantezza e smalto all’economia locale e soprattutto di rigenerare una comunità. Questo è anche il senso dell’antico etimo Pupun e l’intenzione della giunta Acquaroli. Tre sono infatti le parole chiave che guidano la Regione nella Ricostruzione: prendersi cura delle persone, abitare e sviluppare”.  “Un festival inteso come attivatore di un sistema di sviluppo – ha spiegato Alessandra Panzini di Marchingegno -. L’obiettivo è andare oltre il sisma parlando una nuova lingua condivisa e mettendo a sistema una rete densa già avviata tramite progettualità in corso a livello locale e regionale”. “Tutto è cominciato da un progetto nato col Masterplan Terremoto – ha aggiunto il presidente della Fondazione Carisap Galeati – andando ben oltre. In questo modo i finanziamenti della Fondazione diventano sostenibili secondo un ritorno più ampio sia sul territorio che in termini di rete”. “Il pregio fra molti di questo progetto è che la Urbs non è nulla senza una civitas che la abiti – ha detto Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola -. Va pensata una civitas contemporanea con lo sguardo al futuro e questo festival va in questa direzione”. Ha chiosato il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani: “l’ente è riuscito a mettere assieme attori territoriali, regionali e nazionali, partendo da basi solide come Mete Picene e il Sistema Museale Piceno. Questo progetto ha l’anima salda di una comunità che resiste e sa reinventarsi. Un festival fiero, forte che coinvolge direttamente comunità che non hanno mai smesso di fare”.
L’avvio del progetto vede una fase preliminare già in atto di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità locale attraverso dei “cantieri creativi aperti” che permettano la costruzione di un Documento Strategico condiviso: un progetto di visioni e programmi operativi che nasca dai cittadini, dagli operatori economici e dagli amministratori, coinvolti in processi integrati, collaborativi e dinamici, realizzabili sia in loco sia in spazi digitali di e-participation. Seguiranno percorsi creativi di comunità, i cosiddetti “laboratori del logos”, che consentiranno di raccogliere e dare nuovo valore a un patrimonio di storie, racconti e tradizioni, rielaborandoli in trame narrative su cui costruire gli spettacoli del festival e originali percorsi turistici di scoperta del territorio, incentrati sui “valori del fare e del trasformare”. Sulla forza della parola si innesta anche l’azione di incubazione di un’impresa di comunità, rappresentata dai “narrative designers”, un gruppo di giovani che attraverso azioni di formazione daranno vita a una nuova realtà economica, a supporto non solo del turismo, ma anche delle produzioni del territorio. Partendo proprio dalla narrazione, il Festival diverrà uno strumento di contaminazione creativa, promuovendo originali “Laboratori della materia”, nuove esperienze di fertilizzazione incrociate in cui la narrazione partecipata “in-formerà” e “modellerà” produzioni artigianali ed artistiche di comunità.
Il cuore del progetto sarà la dimensione spettacolare del Festival, in cui le trame individuate daranno vita a una serie di manifestazioni artistiche. Nello specifico, tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2022, saranno messe in atto installazioni di video e sound art nei sette borghi della rete. Una scenografica macchina sonora itinerante proporrà inoltre esperienze di ascolto a partire dai racconti elaborati nei laboratori del logos, ma anche suoni della natura e originali composizioni musicali che riflettano l’identità dei luoghi. Infine, tra maggio e giugno 2022, appuntamento con tre grandi spettacoli, una combinazione inedita di tecniche di nouveau cirque e pratiche acrobatiche con straordinarie macchine scenografiche e accompagnamento di gruppi orchestrali.
Accanto agli eventi artistici, il Festival prevede l’organizzazione di momenti di confronto e discussione sui temi dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione territoriale post-sisma, con seminari in cui le riflessioni sui nuovi valori del paesaggio locale si coniugheranno con approfondimenti sui processi di sviluppo sostenibile come driver del marketing turistico, a partire dalle nuove opportunità di finanziamento. A conclusione si prevede un importante evento finale per la condivisione dei risultati, invitando non solo tutte le realtà locali coinvolte e le istituzioni di riferimento regionali e nazionali, ma anche i rappresentanti di altri importanti Festival italiani ed europei. Lo scopo è ragionare sul Festival sia come strumento di rafforzamento dell’identità locale e di diffusione della stessa, sia come aggregatore delle energie locali e creatore di indotti economici collaterali legati alla promozione e al posizionamento del territorio.
Prende forma, quindi, l’edizione zero di un Festival che, anche in virtù della forte partecipazione e attenzione della rete di partenariato in campo, punta a diventare un processo rigenerativo stabile. In questa direzione, grande rilevanza sarà riconosciuta al monitoraggio e alla valutazione degli impatti e alla diffusione dei risultati raggiunti, affinché da un progetto pilota si possa costruire una “buona pratica” da far crescere nel tempo, in grado di coinvolgere il Piceno e le Marche intere, coerentemente con l’esperimento ben riuscito di MArCHESTORIE el’intento regionale di valorizzazione dei borghi come traino di una rigenerazione profonda del territorio marchigiano in chiave turistico-culturale.

Nasce Made in Piceno, il marketplace a km zero del BIM Tronto

Il vero “Made in Piceno” per rilanciare il tessuto economico e artigianale locale: a oggi la chiamata a raccolta del BIM Tronto ha convinto 62 imprese con quasi 500 prodotti a chilometro zero, tra queste 37 produttori sono già presenti sul marketplace del territorio www.madeinpiceno.it con le loro 330 eccellenze. Una piattaforma pensata in una duplice direzione: da un lato, far arrivare il Piceno ovunque in Italia, dall’altro conquistare gli italiani col fascino e il saper fare tipicamente locali. Made in Piceno si propone, quindi, come un viaggio attraverso le tradizioni locali, che mette assieme le specialità enogastronomiche picene, opere di artigianato e cosmesi naturale, con un occhio di riguardo al mondo del biologico locale. Ogni eccellenza, accuratamente selezionata, proviene direttamente da laboratori e aziende del territorio, così da garantire la filiera più corta e autenticità al 100 per cento. L’anima del progetto si concentra sul concetto stesso di Piceno, che oltre a indicare un determinato territorio, racchiude in sé anche un genius loci che si differenzia per indole da quello del resto delle Marche, pur facendone intrinsecamente parte.

“Il marketplace Made in Piceno è frutto di un lavoro capillare avviato sul territorio per iniziativa del Bim Tronto, di concerto con i sindaci e le associazioni di categoria, che ha riscontrato molto interesse da parte dei piccoli e medi produttori locali”, spiega il presidente Luigi Contisciani. “Questo dimostra che molti hanno compreso questa opportunità, che consiste in una presenza online sul marketplace senza costi aggiuntivi e nella vendita dei propri prodotti in tutta Italia. Non miriamo, però, solo a una vetrina digitale, ma a una vera azione di promozione e marketing del territorio che miri a conquistare gli italiani della bontà e delle bellezze del Piceno. Il progetto nasce da un momento di crisi, ma sono certo che saprà trasformarsi in una possibilità concreta”. “L’Iniziativa va sostenuta rendendola visibile e facendola conoscere”, ha detto l’Assessore regionale Guido Castelli nel corso della conferenza di lancio del marketplace Made in Piceno. “Lo sforzo non dovrà rimanere anonimo, parleremo di Made in Piceno”.

Su Made in Piceno è quindi possibile acquistare le specialità locali, come le vere olive ascolane DOP, il tartufo nero di Roccafluvione, lo zafferano piceno, ma anche pasta, legumi, salumi e insaccati, dolci e prodotti a base di mela rosa dei Sibillini e anice verde di Castignano. Sono inoltre disponibili pregiati vini, spumanti e birre artigianali, ricami a mano e al tombolo di Offida, bigiotteria in pelle di pesce, pentole di rame fatte a mano e cosmesi naturale: tutti esempi di un ricco e complesso patrimonio da difendere e custodire. Ecco perché il marketplace va ben oltre la vendita online ed è perfettamente coerente con la filosofia rigenerativa e di comunità propria di Mete Picene. Si tratta, dunque, di un portale ben integrato nella piattaforma di destinazione turistica e nella creazione di una strategia di promo-commercializzazione che riguarda il territorio, ma anche (e soprattutto) i suoi protagonisti più autentici.

“L’iniziativa va letta come il rafforzamento di un processo avviato già da tempo con Mete Picene e tutte le ulteriori progettualità che promuovono il territorio come destinazione turistica e spazio di rigenerazione. Ciascun tassello va a inserirsi in un cammino ben articolato e sempre più strutturato. Nella fattispecie, Made in Piceno si arricchirà di ulteriori proposte pensate per il prossimo Natale, che sveleremo presto”, chiosa il presidente Luigi Contisciani.

Assemblea BIM Tronto

ASSEMBLEA GENERALE DEL CONSORZIO BIM 12 NOVEMBRE 2021

pacchetto scuola BIM

Presentato il Pacchetto Scuola BIM 2021/2022

Dopo un anno tra i più difficili per la didattica e il mondo scolastico, il Pacchetto Scuola Bim 2021/2022 torna a dare nuovo sostegno e spinta propulsiva a studenti, famiglie e comparto della scuola.

Il pacchetto è la tradizionale “manovra” che conferma l’impegno del Bim Tronto guidato dal presidente Luigi Contisciani di contribuire e valorizzare il sistema scolastico piceno e la sua comunità. Un pacchetto che ha già compiuto i suoi primi dieci anni e che quest’anno vale circa 165 mila euro, garantendo così un aiuto concreto alle famiglie e ai giovani del territorio con 100 borse di studio, premi per le tesi di laurea, progetti scolastici di sensibilizzazione, la nona edizione delle Olimpiadi d’inglese e i concorsi scolastici. Inoltre, nei prossimi mesi sarà presentato il libro “Carta, penna e calamaio – Il cammino dell’istruzione nel Piceno dall’età antica ai giorni nostri, realizzato dal Bim Tronto e a cura della professoressa Gabriella Piccioni, evento previsto a marzo 2020 ma rinviato a causa dell’emergenza epidemiologica.

Entrando nel dettaglio dei progetti, si comincia dalle scuole primarie con la conferma del progetto, “S.P.E.E.D: screening e prevenzione della dislessia in età evolutiva” proposto da Centralmente ed esteso anche all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, che mira all’individuazione precoce dei disturbi dell’apprendimento. Sempre rivolto ai più piccoli, il concorso “Inclusivi di natura – Premio Antonio Forlini” che darà la possibilità alle classi coinvolte di sviluppare il tema “Sogni, progetti e idee innovative per una scuola che insegni a costruire ponti e non muri fra le persone e le culture, valorizzando le peculiarità, gli stili di apprendimento e le risorse di ciascuno”. Lo scopo del progetto è contribuire a realizzare, attraverso momenti di dialogo e lavoro condiviso, una scuola dell’accoglienza, contro ogni forma di isolamento sociale e di discriminazione culturale, religiosa e sessuale. Una scuola inclusiva che valorizzi quindi le “abilità” dei diversamente abili e che potenzi le esperienze di socialità legate all’ambiente culturale e naturale del proprio territorio. In particolare, dopo l’esperienza della didattica a distanza che ha messo a nudo situazioni di fragilità sempre più diffuse, gli studenti attraverso questo progetto-concorso potranno immaginare, proporre e realizzare lavori creativi sperimentando momenti di scuola-comunità in cui nessuno è escluso, affinché diventino tutti “inclusivi di natura”.

Sempre per le scuole primarie c’è il nuovo progetto “Esperienze tra Storia, Natura e Leggenda”, a cura dell’APS Vivo, che prevede visite didattiche nei musei del Sistema Museale Piceno ed esperienze e laboratori sensoriali all’Aula Verde di Castel Trosino, per formare giovani capaci di interagire in modo corretto con l’ambiente, nella prospettiva di rispettare, tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico e storico-archeologico.

Per gli studenti delle scuole medie viene riproposto anche per questa edizione il progetto “Educare all’affettività ed alla sessualità” dell’associazione PSY Alchimia. Un tema molto delicato al centro di un intervento che vuole trasmettere ai ragazzi nozioni importanti sull’affettività, l’empatia, il rispetto dell’altro, la sessualità sana e la prevenzione di malattie e situazioni di abuso.

Per gli istituti superiori, al via la nona edizione delle Olimpiadi dell’Inglese, interamente finanziate dal Bim Tronto e ideate dal Centro Studi Alpha (Csa), dedicate agli studenti del 4° e 5° anno. L’obiettivo è alzare le competenze linguistiche e accedere all’esame per il conseguimento della Certificazione Internazionale in lingua inglese dell’università di Cambridge PET e FCE, premiando 80 allievi con un percorso di formazione linguistica completamente gratuito e, tra questi, i migliori 12 con un viaggio-studio di due settimane all’estero in una capitale europea tra quelle che hanno l’inglese come lingua ufficiale.

Confermate le 100 borse di studio per coprire le spese sostenute per rette, trasporto o libri di testo per gli allievi delle scuole medie superiori, in particolare 75 sussidi saranno del valore di 300 euro e 25 di 500 euro per l’ultimo anno. Per l’università c’è il bando di laurea – anno 2021 per premiare le migliori tesi riguardanti il Bacino Imbrifero del Tronto. Ai primi tre elaborati sarà assegnata una somma pari a 5.500 euro (2.500 al primo classificato, 2.000 al secondo e 1.000 al terzo). Prevista anche quest’anno una borsa di studio riservata ai figli e nipoti dei cittadini del Piceno residenti in Canada per studiare italiano, tramite l’associazione A.L.M.A. Canada presieduta da Anna Perrotti, del valore di 1.500 euro per l’anno scolastico 2021.

Gli interventi predisposti dall’ente non finiscono qui, solo a titolo di esempio, per il liceo classico Leopardi di San Benedetto del Tronto, il Bim Tronto ha concesso un contributo al progetto “Creazioni di classi virtuali 3.0”; per l’Istituto Superiore Augusto Capriotti di San Benedetto del Tronto, l’ente contribuisce al concorso “700 in un minuto”, l’iniziativa culturale promossa in occasione delle celebrazioni del Sommo Poeta; infine, per l’ISC Monteprandone l’ente ha provveduto all’acquisto di barra braille.

“Da sempre il Pacchetto Scuola Bim svolge un ruolo fondamentale di supporto al mondo della scuola, con l’emergenza epidemiologica questa manovra assume un significato ancor più simbolico e concreto allo stesso tempo. La scuola e la comunità, specie nel Piceno, hanno bisogno di tutto il pragmatismo di cui siamo capaci come amministratori ed enti pubblici. In oltre dieci anni abbiamo messo a disposizione del Piceno una somma pari a circa un milione e cinquecentomila euro per progetti scolastici e accademici e altri interventi. Nella fattispecie, quest’anno abbiamo deciso di arricchire il pacchetto con delle azioni mirate all’inclusione sociale, perché lo riteniamo un tema molto importante su cui sensibilizzare ed educare fin da subito i più piccoli”, spiega il presidente Luigi Contisciani.

 

corso manager turismo

Ancora pochi giorni per iscriversi al corso di formazione gratuito in accoglienza turistica

Ancora pochi giorni per iscriversi al corso di formazione in “Manager dell’accoglienza turistica e del turismo industriale (Tecnico Del Marketing Turistico)”. In ATS con una prestigiosa compagine di partenariato che conta numerosi enti marchigiani tra cui l’Istao, il BIM Tronto prosegue dunque la sua azione rigenerativa del territorio, specie nel comparto turistico avviata con Mete Picene. Il corso è finanziato dalla Regione Marche attraverso il Fondo sociale europeo nell’ambito del POR Marche FSE 2014/2020, gestito da Imprendere di Confartigianato Imprese Marche quale ente capofila. La formazione gratuita prevede 500 ore complessive (300 di teoria e 200 di pratica in stage) e le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 11 ottobre.

Il corso ha come finalità quella di formare e qualificare adeguatamente figure specializzate come Manager dell’accoglienza turistica e del turismo industriale (tecnico del marketing turistico), in grado di progettare, programmare e organizzare offerte turistiche territoriali, realizzando l’analisi del mercato-obiettivo rispetto alle caratteristiche del territorio locale di riferimento e definendo il piano strategico di comunicazione e marketing e la strategia più efficace di posizionamento dell’offerta turistica, per valorizzarne i punti di forza ed i vantaggi competitivi rispetto alle offerte turistiche della concorrenza.

Il corso è aperto a un massimo di 15 soggetti e 5 uditori, tra i 18 anni e i 64 anni che non partecipino ad altri percorsi di istruzione (indipendentemente dalla loro condizione occupazionale, genere, classe di età e cittadinanza).

La modulistica per la partecipazione al corso di formazione è scaricabile cliccando qui.

MArCHESTORIE, “Su queste pietre” convince: sette giorni di sold out

Sette giorni ricchi di passeggiate inclusive, laboratori per bambini e, soprattutto, eventi spettacolari itineranti attraverso ben cinque borghi del Piceno. Una formula che ha riscosso il sold out su ogni proposta, quella sperimentata con il progetto “Su queste pietre”, che ha messo in rete Castel Trosino, frazione di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme e Roccafluvione, nell’ambito del festival regionale “MArCHESTORIE” e con il coordinamento e il co-partenariato del BIM Tronto. L’obiettivo, che mirava alla valorizzazione dei borghi attraverso il recupero di leggende e racconti del territorio, è stato, quindi perfettamente centrato.

Ripercorrendo brevemente le tappe del Festival, dal 3 al 5 settembre Meschia di Roccafluvione è stata animata dalle “Voci dal borgo di pietra. Azione sonora in forma di rito” a cura di Antonella Talamonti e APS Vivo, dal 9 all’11 settembre, invece, nei borghi di Quintodecimo, Cagnano e Ponte D’Arli è andato in scena “Tra pietra e acqua. Fluide immersioni sensoriali”, mess a punto dal collettivo composto da Cecilia Ventriglia, Davide Calvaresi e Pietro Cardarelli e dal 10 al 12 settembre Castel Trosino si è letteralmente acceso con lo spettacolo funambolico “La Leggenda di San Giorgio e il Drago” della Compagnia dei Folli. Grazie al partenariato con il BIM Tronto e Mete Picene, agli spettacoli si sono aggiunte anche le passeggiate naturalistiche inclusive “Sulle tracce dei Briganti” e i laboratori per bambini “Il Bosco Incantato” a cura di Comete Impresa Sociale.

“Sapevamo che questo progetto sarebbe stato un’esperienza pilota e, nonostante un po’ di maltempo, consideriamo l’esperimento riuscito. Avevamo deciso di proporre un circuito artistico molto articolato ben consapevoli che la costruzione di spettacoli itineranti tra ben cinque borghi differenti sarebbe stata la vera cifra del progetto. Tuttavia, l’intento era animare e coinvolgere il più possibile e ritengo che ci siamo riusciti. Con i dovuti accorgimenti e riadattamenti, anche questo Festival può diventare uno degli elementi di visibilità e riconoscibilità del Piceno in un contesto di sviluppo turistico integrato. Ora, forti di questa esperienza, ci mettiamo al lavoro per pianificare al meglio PUPUN F.F.Festival con l’ambizione di creare una kermesse di elevato spessore culturale e valoriale che, ne siamo certi, sarà il prossimo fiore all’occhiello non solo del Piceno ma dell’intera regione in tutta Italia”, chiosa il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani.

Il progetto, lo ricordiamo, vale 49mila euro, di cui 24mila finanziati dalla Regione Marche e 25mila dal Bim Tronto.

 

MArCHESTORIE si sposta a Castel Trosino e i borghi dell’acquasantano

Dopo il sold out del primo weekend a Meschia di Roccafluvione, doppio appuntamento con il Festival MArCHESTORIE da giovedì a domenica prossimi. Dal 9 all’11 settembre nei borghi di Quintodecimo, Cagnano e Ponte D’Arli di Acquasanta Terme e dal 10 al 12 settembre a Castel Trosino torna infatti “Su queste pietre”, una delle iniziative di punta del cartellone regionale, che mette insieme Castel Trosino, frazione di Ascoli Piceno, e i comuni di Acquasanta Terme e Roccafluvione con il coordinamento e il co-partenariato del BIM Tronto.

Si comincia da giovedì a sabato (9, 10 e 11 settembre) con “Tra pietra e acqua. Fluide immersioni sensoriali”, tre appuntamenti itineranti messi a punto dal collettivo composto da Cecilia Ventriglia, Davide Calvaresi e Pietro Cardarelli tra linguaggi tradizionali, come la danza, e digitali, di sound design. Obiettivo dello spettacolo è rendere il pubblico attivo attraverso la creazione di un dispositivo sensoriale che consenta una partecipazione immersiva. Lo spettacolo è concepito come una liturgia collettiva in cui gli spettatori vengono invitati ad immergersi gradualmente nello spazio performativo dei tre borghi. Gli spettacoli sono in programma alle 18,30 e alle 21,30 e si svolgeranno giovedì 9 settembre al Borgo di Quintodecimo, venerdì 10 settembre al Borgo di Cagnano e sabato 11 settembre al Borgo di Ponte D’Arli.

Venerdì, sabato e domenica (10, 11 e 12 settembre), invece, appuntamento a Castel Trosino con lo spettacolo funambolico “La Leggenda di San Giorgio e il Drago” della Compagnia dei Folli, alle ore 18,30 e alle ore 21,30. Grazie al partenariato con il BIM Tronto e Mete Picene, agli spettacoli si aggiungono anche le passeggiate naturalistiche inclusive e i laboratori per bambini a cura di Comete Impresa Sociale. In particolare, sabato 11 Settembre alle ore 10 appuntamento a San Gregorio “Sulle tracce dei Briganti”, per spostarci domenica nella necropoli longobarda di Castel Trosino. I laboratori / spettacoli per bambini “Il Bosco Incantato” si svolgeranno sabato 11 settembre alle ore 16 presso località Arli (Acquasanta Terme) e domenica 12, sempre alle ore 16, presso l’Aula Verde di Castel Trosino.

Per spettacoli, passeggiate e laboratori è obbligatoria la prenotazione. Per le attività presso i borghi di Acquasanta Terme si può prenotare via mail all’indirizzo acquasantaeventi@gmail.com o contattando il numero +39 366.6620196. Per gli eventi di Castel Trosino è attivo il link https://www.casteltrosino.it/san-giorgio-e-il-drago/

Il progetto – che mette in rete Comune di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme e Roccafluvione – è sostenuto da Regione Marche, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con AMAT e Fondazione Marche Cultura, con il coordinamento e co-finanziamento del BIM Tronto e la collaborazione di molteplici realtà del territorio, tra cui Mete Picene e Comete Impresa Sociale per la programmazione delle attività esperienziali inclusive. Il progetto vale 49mila euro, di cui 24mila finanziati dalla Regione Marche e 25mila dal Bim Tronto.

roccafluvione marchestorie

Primo weekend di MArCHESTORIE tra i massi erratici di Meschia

Dal 3 al 5 settembre nel borgo di Meschia prende il via “Su queste pietre”, il progetto che mette insieme Castel Trosino, frazione di Ascoli Piceno, e i comuni di Acquasanta Terme e Roccafluvione con il coordinamento e il co-partenariato del BIM Tronto. Il festival sarà una delle iniziative di punta del cartellone “MArCHESTORIE” presentato dalla Regione Marche.
 
Il piccolo borgo montano cinquecentesco immerso nei castagneti sarà lo scenario perfetto per lo spettacolo “Voci dal borgo di pietra. Azione sonora in forma di rito” a cura di Antonella Talamonti e APS Vivo, un viaggio itinerante alla scoperta dei luoghi principali della vita di comunità, le piazze, le chiese e le case, guidato dal canto e dalla parola musicale. L’azione sonora è concepita come un rito collettivo in cui gli spettatori vengono invitati a prendere parte ad una processione laica che percorre il paese, sulle orme dei tanti che l’hanno vissuto, seguendo un percorso percettivo determinato dal suono. Gli spettacoli sono in programma venerdì, sabato e domenica (3,4 e 5 settembre) alle ore 17 e alle 19; si potrà raggiungere il borgo di Meschia con il servizio navetta gratuito dal parcheggio del cimitero di Roccafluvione alle ore 16,15 e alle ore 18,15.
 
“Grazie al partenariato con il BIM Tronto e Mete Picene, anche MArCHESTORIE sposa la filosofia di rigenerazione e valorizzazione dei borghi del Piceno – spiega il presidente Luigi Contisciani – con un’attenzione particolare alle esperienze inclusive nell’ottica di un’accoglienza e una riscoperta dei nostri luoghi cucita su misura di ogni esigenza, anche quella più speciale”. Per questo, agli spettacoli si aggiungono anche le passeggiate naturalistiche inclusive e i laboratori per bambini a cura di Comete Impresa Sociale. In particolare, sabato 4 Settembre alle ore 10 appuntamento con la passeggiata inclusiva “Sulle tracce dei Briganti” e domenica alle ore 16 con il laboratorio / spettacolo per bambini “Il Bosco Incantato” presso il bosco dei massi erratici alle porte del borgo vecchio.
 
Per spettacoli, passeggiata e laboratorio a Meschia di Roccafluvione è obbligatoria la prenotazione via mail all’indirizzo davidecannella@hotmail.it o contattando il numero +39 3469632669.
 
MArCHESTORIE prosegue anche il weekend successivo con due appuntamenti da non perdere: dal 9 all’11 settembre lo spettacolo itinerante “Tra pietra e acqua. Fluide immersioni sensoriali” tra i borghi dell’acquasantano di Santa Maria (9 settembre), Cagnano (10 settembre e Ponte d’Arli (11 settembre) e dal 10 al 12 settembre con “La Leggenda di San Giorgio e il Drago” della Compagnia dei Folli a Castel Trosino.
 
Il progetto – che mette in rete Comune di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme e Roccafluvione – è sostenuto da Regione Marche, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con AMAT e Fondazione Marche Cultura, con il coordinamento e co-finanziamento del BIM Tronto e la collaborazione di molteplici realtà del territorio, tra cui Mete Picene e Comete Impresa Sociale per la programmazione delle attività esperienziali inclusive. Il progetto vale 49mila euro, di cui 24mila finanziati dalla Regione Marche e 25mila dal Bim Tronto.
compagnia dei folli lago di gerosa

Duemila camminatori al Festival dell’Appennino 2021

Oltre duemila partecipanti tra camminatori e curiosi, più di 200 bimbi, ragazzi e adulti per le attività inclusive, dieci comuni dell’Appennino riscoperti e “attraversati”, tredici artisti ed eccellenze del territorio chiamati a raccolta e 40 professionisti alla guida della macchina organizzativa e strategica.

I numeri del Festival dell’Appennino 2021 raccontano un viaggio avvincente e appassionato nelle aree più interne del Piceno. Sotto la guida di BIM Tronto e Mete Picene e con la direzione artistica dell’associazione Appennino Up, questa edizione è riuscita nell’intento iniziale di rigenerare e valorizzare i luoghi più intimi e suggestivi del territorio anche attraverso tre tappe sperimentali di turismo inclusivo a cura di Mete Picene nell’ottica di un’accoglienza e una riscoperta dell’Appennino cucita su misura di ogni esigenza, anche quella più speciale.

Otto tappe che dal 27 giugno al 3 agosto hanno percorso dieci comuni proponendo una combinazione di escursioni, racconti, tradizioni, eccellenze, cultura e grandi spettacoli. La kermesse quest’anno ha voluto sposare un’ottica inclusiva e sostenibile, cara a Mete Picene e al BIM Tronto, che ha acquisito il marchio del Festival. “Sono orgoglioso di questa edizione del Festival e del valore apportato dall’ente che presiedo nonché da Mete Picene”, spiega il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani in chiusura del Festival. “La proposta delle tappe inclusive, senz’altro sperimentale e perfino coraggiosa di questi tempi in cui la sicurezza viene prima di tutto, ha riscosso molto apprezzamento e partecipazione nelle famiglie, segno che la direzione intrapresa è quella giusta. Già da settembre ci siederemo per pensare alla nuova edizione che, lo annuncio fin da ora, farà tesoro delle contaminazioni del 2021 mirando tuttavia a recuperare le antiche tradizioni e allargare la visione a 360 gradi. Occorre consolidare un dialogo già ben avviato nelle aree interne aprendoci ai luoghi e alle comunità dell’intero Appennino centrale”.

Una grande rete itinerante composta, di fatto, da un ente pubblico, molte realtà del terzo settore, imprese e produttori locali, artisti e naturalmente la comunità, è stata capace di disegnare un cammino lungo il nostro Appennino a sostegno dell’economia locale, della comunità, della ricostruzione di un’identità culturale e, naturalmente dell’inclusione sociale.

Nel corso di poco più di un mese, il Festival ha toccato i territori di Montalto Marche, Venarotta, Palmiano, Roccafluvione, Comunanza, Montemonaco, Montegallo, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, con la direzione artistica di Appennino Up, la guida e la direzione di ogni escursione di Tito Ciarma e Nico Orsini, professionisti iscritti al Collegio Guide Alpine delle Marche e l’apporto dell’impresa sociale Comete, di Decathlon San Benedetto del Tronto e Sibillini Experience per la programmazione delle attività sportive e accessibili. La kermesse ha voluto anche valorizzare il “Made in Piceno” grazie alla presenza dei produttori, delle attività locali e del Food Truck della Cooperativa di Comunità dei Sibillini con i presidi Slow Food.